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Pet Therapy: quando il coniglio è la cura

Il coniglio è un animale che vive in natura ed è spesso visto come preda. Questo concetto è da ricordare anche quando si lavora o si vive con un coniglio in casa.

  • Classe: Mammiferi
  • Ordine: Lagomorfi
  • Famiglia: Leporidi
  • Genere: Oryctolagus
  • Specie: O. cuniculus
conigli in natura
Conigli in natura

La sua terra di origine è la Penisola Iberica. I Fenici scoprirono questa regione e i conigli 3000 anni fa, e furono a tal punto impressionati dalla quantità di esemplari presenti che chiamarono quel paese I-shepam-im (“La terra dei conigli”), che tradotto in latino divenne Hispania.

L' uomo nel corso degli anni ha selezionato una varietà di razze, dalle taglie piccole, alle giganti, con svariati colorazioni della pelliccia e caratteri diversi fra loro. Tuttavia l’inizio del processo di domesticazione del coniglio inizia 2000 anni fa. I cambiamenti non hanno modificato il comportamento dell’animale, che non è cambiato in maniera radicale rispetto a quello dei suoi progenitori selvatici.

Il coniglio rappresenta il tipico animale preda

I conigli selvatici pesano circa 1,5 kg, vengono considerati una preda di media taglia (pasto soddisfacente, ma abbastanza piccoli per essere catturati da un predatore che caccia da solo), fanno parte della dieta di circa 20 diverse specie di predatori.

I conigli sono animali sociali

conigli animali sociali
Conigli in gruppo

In natura i conigli vivono in gruppi di circa 10 esemplari. Differenti gruppi abitano zone adiacenti e si ritrovano al momento del pasto. Formano gerarchie stabili. Hanno una vita media di circa 8 anni e tramite le orecchie si termoregolano, secondo le varie stagioni ed ambienti.

Quando si lavora in IAA, ossia in Interventi Assistiti con gli Animali, ogni animale dovrebbe essere il più tranquillo possibile.

Come riconosciamo se il coniglio, dopo una fase di assestamento iniziale è pronto a lavorare?

Il coniglio assume questa postura in condizioni di tranquillità:

coniglio posizione tranquilla
Coniglio in posizione tranquilla

La luce è altresì un elemento importante, il coniglio preferisce la penombra, per cui se si è in un ambiente chiuso eviterei da coadiutore di scegliere ambienti con luce neon o troppo intensa.

Occorre fare attenzione invece se notiamo questa posizione di allerta:

coniglio in posizione di allerta
Coniglio in posizione di allerta

Il coniglio assume questa postura in presenza di un predatore o di qualcosa di nuovo o estraneo. Resta immobile con orecchie ritte e corpo rigido e protratto in avanti; annusa di continuo per capire e conoscere meglio il pericolo e quindi cercare la via di fuga.

I conigli sono animali che hanno bisogno di tempo per adattarsi alle situazioni.

Una volta che si sono adattati all’ambiente in cui vivono, possono sentirsi sicuri e vivere sereni. Ma sono anche animali molto sensibili e conservano sempre il loro istinto di sopravvivenza: questo li porta ad essere anche aggressivi e a manifestare questo loro malessere con atteggiamenti distruttivi.

Si tratta di esemplari abitudinari, quindi è bene considerare fin da subito i primi cambiamenti della loro routine. I sintomi dello stress del coniglio non sono mai da sottovalutare.

IAA STRESSANTE e ripercussioni sulla vita del coniglio

pet therapy coniglio elisa dal bosco
Pet Therapy con coniglio - Elisa Dal Bosco

Ogni attività di IAA è stressante per l’animale, sia che esso sia cane, gatto, coniglio, asino o cavallo, in Italia.

L’animale infatti assorbe lo stress dell’utenza presente, talvolta anche del proprio coadiutore se la situazione provoca adrenalina o improvvise variazioni. Innanzitutto l’elemento di più forte disagio per gli animali NON stanziali, ossia che non vivono già nel luogo dove avverrà l’intervento assistito, è il TRASPORTO.

A nessun gatto o coniglio piace essere trasportati in un luogo diverso ed essere sottoposti a stress. Per cui consiglio vivamente ad ogni coadiutore che sceglie di lavorare e rispettare la natura di questi animali di valutare bene se lavorare con loro o con altri. L’ideale infatti sarebbe lavorare con animali stanziali, ossia che vivono già nella struttura (RSA, clinica, ospedale, scuola etc.) o portare l’utenza presso di loro, come nel caso di asini e cavalli. Anche se nella mia carriera di coadiutore cane, gatto e coniglio ho visto asini entrare con leggiadria in corridoi e cavalli farsi accarezzare da finestre al piano terra. Chapeau a loro ed ai loro coadiutori!

Segnali di stress nel coniglio

Il suono è un elemento di grande riscontro: i conigli iniziano a far rumore e mostrano insofferenza a muoversi in spazi piccoli, quali il trasportino o la gabbia.

Un grande segnale di allarme è l’urlo forte che diventa poi un segnale di pericolo e di allarme per i loro simili, poiché dettato dalla paura di minacce.

Il coniglio cambia umore più volte nel corso della giornata, se sottoposto a stress o se ha stress accumulato. Talvolta è aggressivo nei confronti dei suoi simili e distruttivo verso la gabbia, la rosicchia.

Quando il livello di stress è altissimo procede con un’automutilazione di una parte del suo corpo, leccandola ossessivamente, poi mordendola e recidendola.

Prima di sottoporre il proprio coniglio a tale violenza consiglio una visita approfondita con il proprio veterinario, specializzato in animali come lui. Non tutti i veterinari, infatti, hanno conoscenza così approfondite su tutti gli animali.

Come prendere in braccio il coniglio

Un coniglio lo si solleva con una mano per la collottola e con l’altra si sostiene sotto le zampe posteriori oppure con una mano sotto il ventre, sotto le ascelle, con l’altra sotto le zampe posteriori. Attenzione: Il coniglio scalciando potrebbe farsi molto male o rompersi la spina dorsale, è estremamente delicato. Anche in braccio potrebbe saltare e cadere a terra.

Generalmente i conigli non amano essere presi in braccio in quanto è una posizione per loro innaturale e pericolosa (in natura: il sollevamento da terra avviene quando li prende al volo un rapace)

In IAA o pet therapy consiglio agli utenti meno esperti di non prendere in braccio il coniglio, ma limitarsi a guardarlo, accarezzarlo con molta delicatezza, dargli da mangiare (ciò che il coadiutore avrà portato con sé) e magari spazzolarlo. Non obbligatelo a stare in braccio se non vuole!

Fondamentale come con ogni animale in IAA, la creazione del setting di lavoro ideale, sia per l’animale che per l’utenza a cui ci rivolgiamo.

Altresì evitiamo di sollevare il coniglio dalle orecchie, soprattutto per l’utenza con cui ci interfacciamo, sia che siano bambini o adulti, disabili o con patologie.

La posizione "a pancia in su" detta anche immobilità tonica è un grave allarme per l'animale. Quando il coniglio viene girato sulla schiena all' inizio si ribella, poi i muscoli si rilassano e si abbassa il battito cardiaco, sembra entrare in "trance", l'unico movimento che si può notare è un tremolio delle zampe posteriori: il coniglio non è per niente rilassato!

Attenzione anche al Freezing con occhi spalancati, dove si vede la parte bianca, con il corpo rigido e schiacciato a terra, con il respiro veloce e affannoso. In tutti questi casi evitiamo ogni attività, sia di natura IAA che altro. Il nostro animale è in sofferenza e ce lo sta comunicando.

Concludendo posso confermare che le attività da fare con i nostri animali sono tante, ma osserverei sempre ed anteporrei la natura e la salute dell’animale.

Il coniglio dal dentista

pet therapy coniglio bambini
Pet Therapy con coniglio e bambini

In Italia si sta diffondendo in alcune cliniche dentistiche, soprattutto rivolte ai bambini, il coniglio dal dentista.

Personalmente il paziente sottoposto a forte stress, con i rumori dei macchinari, l’odore tipico di menta ed alcool, e l’ansia mista a paura, avrebbe sicuramente bisogno di un supporto, per distrarlo, per relazionarsi in modo positivo alla situazione.

Il coniglio dal dentista è sicuramente un valido strumento di marketing odontoiatrico, ma occorre sempre e sottolineo SEMPRE, tutelare sia l’utente che L’ANIMALE.

Consiglio di procedere solo se l’animale è adatto ed è stanziale, ossia vive a pochi metri di distanza, e con interventi che non superino i 30 minuti.

In ambito geriatrico altresì il coniglio è molto apprezzato perché tranquillo, non rumoroso, poco ingombrante, ma scarsamente utilizzato perché fa riaffiorare ricordi di infanzia magari non positivi e spesso legati alla cucina.

Lavorare in un gruppo di utenti rumoroso invece crea il contrario: una volta che entra il coniglio nell’ambiente il rumore si attenua. Questa circostanza è molto apprezzata quando lavoriamo con classi numerose, con persone con disabilità cognitive e sensoriali.

Fare pet therapy non è un gioco, non dimentichiamolo mai.