Le Glicogenosi nel cane

Le malattie da accumulo di glicogeno (GSD) sono disturbi metabolici ereditari rari, che si verificano in diverse specie animali. Oggi parliamo delle glicogenosi nel cane.

Che cos’è il glicogeno?

Attraverso il circolo sanguigno il glucosio derivato dall’alimentazione raggiunge innanzitutto cervello e muscoli, quindi altri organi cui fornirà energia.

Più molecole di glucosio si uniranno a formare la macromolecola del glicogeno.

Il glicogeno è la scorta di glucosio.

Il glicogeno, poi, da lineare verrà “ramificato” nella struttura finale. Immaginala come un albero, che verrà “ramificato” o “deramificato” da specifici enzimi.

Quando il glicogeno si accumula

Se mancano alcuni dei numerosi enzimi che rientrano in questi processi di degradazione e sintesi del glicogeno, si avranno le diverse forme di glicogenosi (la GSD di tipo IV, ad esempio, per deficit dell’enzima ramificante, o la forma III, nel caso in cui sia l’enzima deramificante a mancare).

Nelle GSD il glicogeno tenderà quindi ad aumentare nelle sue principali sedi di deposito:

  • fegato
  • muscoli scheletrici.

Cosa accade nell’uomo

Geneticamente, le GSD (tranne le forme con ereditarietà X-linked, legata al cromosoma X) si trasmettono per via autosomica recessiva e quindi, perché il nuovo nato, indipendentemente dal sesso, sia affetto dovrà avere entrambi i genitori portatori sani.

Diversi tipi di glicogenosi

Distinti a seconda dell’enzima coinvolto, le GSD vengono indicate anche con numeri progressivi in base all'ordine cronologico della loro scoperta e con i nomi degli studiosi che le hanno documentate inizialmente.

A seguire, una delle possibili classificazioni dei tipi di GSD umane.

  • 0 - Deficit di glicogeno-sintetasi
  • I - Malattia di Von Gierke
  • II - Malattia di Pompe
  • III - Malattia di Cori (o di Forbes)
  • IV- Malattia di Andersen
  • V- Malattia di McArdle
  • VI - Malattia di Hers
  • VII - Malattia di Tarui
  • IX – Deficit di fosforilasi chinasi

Una curiosità
Il tipo 0 non comporta il tipico accumulo bensì una carenza di glicogeno, a causa del deficit dell’enzima che lo sintetizza.

Sintomi

A seconda del difetto enzimatico e dei tessuti coinvolti, i segni clinici delle GSD nell’uomo sono variabili: dall’ipoglicemia, presente nel coinvolgimento epatico, alla debolezza e altri sintomi muscolari dovuti all'accumulo di glicogeno nel muscolo scheletrico (sintomo predominante, ad esempio, negli adulti con tipo IIIa).

Le malattie da accumulo di glicogeno nel cane

Per quanto riguarda le glicogenosi, nella specie canina ne sono stati descritti 4 tipi presenti in diverse razze

Tipo Ia - malattia di Von Gierke

  • Maltese Terrier
  • Silky Terrier
  • altre razze toy

Tipo II - malattia di Pompe

  • Pastore Finlandese della Lapponia

Tipo III - malattia di Cori

  • Pastore Tedesco
  • Akita Inu
  • Curly Coated Retrievrer (o CCR, o “a pelo riccio”)

Tipo VII - malattia di Tarui

  • Springer Spaniel inglese
  • Spaniel Tedesco
  • Cocker Spaniel Americano
  • Whippet

Se noti che il tuo cane, ancor più se appartenente alle razze sopra elencate, presenta sintomi quali intolleranza all’esercizio, debolezza o incoordinazione motoria portalo dal veterinario: in ogni caso potrebbero essere sintomi da non sottovalutare, come anche associarsi alle glicogenosi che, seppur rare, sono patologie esistenti.

Per il tuo veterinario

 

GSD tipo Ia (malattia di Von Gierke)

È stata individuata la mutazione che causa il deficit di glucosio-6-fosfatasi (razza Maltese) ed è possibile effettuare il test genetico.

Sintomatologia:

  • debolezza
  • stato stuporoso
  • convulsioni.

Si sta tentando di mettere a punto una terapia adeguata nel cane con GSD Ia.

GSD tipo II (malattia di Pompe)

Identificata nel Cane finlandese della Lapponia.

Sintomatologia:

  • debolezza muscolare
  • atassia.

GSD tipo VII (malattia di Tarui)

La mutazione genetica è relativa alla carenza di fosfofruttochinasi (Springer Spaniel inglese).

Sintomatologia:

  • rabdomiolisi
  • intolleranza all’esercizio.

GSD tipo III (malattia di Cori)

Sintomatologia:

  • intolleranza all’esercizio
  • letargia
  • organomegalia.

Sottotipo IIIa

Curly Coated Retriever

Nell’uomo si parla di sottotipo IIIa quando l'enzima deramificante manca sia nel fegato che nel muscolo e di tipo IIIb quando la carenza è soltanto epatica.

La glicogenosi IIIa è stata identificata anche nella razza canina del Retriever a pelo riccio (Curly Coated Retriever, o CCR).

Questo disturbo nella razza CCR è un tratto autosomico recessivo, analogamente all’essere umano. È possibile effettuare il test genetico.

Un po’ di letteratura veterinaria...

Tipo Ia (malattia di Von Gierke) e Maltese

Il primo case report è del 1995 (Brix et al) su due cuccioli Maltesi di 47 giorni, con una storia di ridotto sviluppo e cattivo stato generale, purtroppo deceduti. Oltre all’emaciazione (212 e 246 g vs 595 g fisiologici), si evidenziano fegato gravemente ingrossato e reni alterati. A livello biochimico, l'enzima glucosio-6-fosfatasi notevolmente ridotto in fegato e reni, a fronte di un contenuto di glicogeno epatico aumentato.

Evidenze del 2018 evidenziano che il cane non migliora con la sola terapia dietetica. Il trattamento genico, invece, ha notevolmente prolungato la vita e impedito l'ipoglicemia dei cani affetti. Tuttavia, le complicanze a lungo termine non sono state descritte e non è noto se la terapia genica, senza una dieta rigorosa, possa prevenirle.

Tipo IIIa e Curly Coated Retriever

Gregory e colleghi nel 2007 hanno valutato due cani di razza CCR con intolleranza episodica all’esercizio, collasso e letargia, nonché i soggetti correlati alla stessa linea di sangue. Geneticamente, è stata identificata la mutazione del gene AGL che decodifica per l’enzima deramificante, analogamente alla glicogenosi IIIa umana. Rispetto alle precedenti segnalazioni della malattia nel Pastore Tedesco, nel CCR durante il primo anno di vita i sintomi sono lievi, per poi peggiorare con l’età, con fibrosi epatica progressiva e danno muscolare. Questa scarsa evidenza clinica iniziale nel CCR può portare a non approfondire il disturbo, ma esistono i test per identificare la mutazione canina.

GSD Tipo VII (malattia di Tarui) e English Springer Spaniel

Skibild et al nel 2001 conducono il primo studio su una linea di sangue europea di Springer Spaniel con deficit dell’enzima fosfofruttochinasi. I segni clinici, crisi emolitiche e miopatia da sforzo, possono essere confusi con quelli di un’anemia emolitica immunomediata; in due soggetti adulti viene evidenziata la mutazione. Secondo questo studio, lo screening può essere utile negli English Springer Spaniel con segni clinici sospetti, al fine di prevenire l’ulteriore diffusione della malattia.

Bibliografia

Brix AE, Howerth EW, McConkie-Rosell A, et al. Glycogen storage disease type Ia in two littermate Maltese puppies. Vet Pathol. 1995 Sep;32(5):460-5. doi: 10.1177/030098589503200502. PMID: 8578635.

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Gerber K, Harvey JW, D'Agorne S, et al. Hemolysis, myopathy, and cardiac disease associated with hereditary phosphofructokinase deficiency in two Whippets. Vet Clin Pathol. 2009 Mar;38(1):46-51. doi: 10.1111/j.1939-165X.2008.00089.x. Epub 2008 Oct 28. PMID: 19228357; PMCID: PMC2692053.

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SITOGRAFIA (al 14 febbraio 2020):
www.aig-aig.it

www.omia.org