Michela Guazzoni
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L’ernia ombelicale nel cucciolo è situazione abbastanza frequente. Scopriamo di cosa si tratta e come trattarla.
Ernia ombelicale cos’è?
L’ernia ombelicale è un riscontro abbastanza frequente nel cucciolo di cane.
Si tratta di un difetto nella cicatrizzazione dei piani muscolari addominali, in corrispondenza dell’ombelico.
Nei primi mesi di vita può capitare che le pieghe laterali dell’ombelico non si cicatrizzino completamente, lasciando così uno spazio, porta erniaria, in cui si può insinuare, più frequentemente, del tessuto adiposo e, nelle ernie di maggior dimensioni, anche anse intestinali o parti di organi addominali.
In prossimità dell’ombelico sarà apprezzabile una “pallina” più o meno grande detta sacco erniario.
Cause dell’ernia ombelicale nel cane
Le cause sono prevalentemente congenite.
Più raramente, possono essere dovute a cause predisponenti quali:
- aumento del tenesmo (contrazioni) in caso di importanti infezioni o infestazioni parassitarie intestinali del cucciolo.
- la grossa taglia
- il sovrappeso
Raramente sono di origine traumatica.
Razze predisposte
Le razze più colpite dall'ernia ombelicale sono:
- airdale terrier
- basenji
- pechinese
- pointer
- weimaraner
con una maggio tendenza tra le femmine.
Nella mia pratica di ambulatorio vedo questo difetto sempre più frequente nelle razze di piccola taglia come il barboncino e il maltese.
Tipologie di ernie ombelicali
Le ernie ombelicali possono essere:
Ernie semplici
Sono le ernie facilmente riducibili.
Normalmente dalla porta erniaria è fuoriuscito solo tessuto adiposo e esercitando una lieve pressione può rientrare facilmente in addome.
Al tatto sembra che l’ernia si svuoti.
Ernie strozzate
Sono ernie che non è più possibile ridurre, il materiale fuoriuscito dalla cavità addominale non rientra più.
Questa situazione si presenta quando la porta erniaria inizia a ridursi con il conseguente rischio di intrappolare il materiale contenuto.
Diagnosi
Una volta evidenziata un’ernia è fondamentale distinguere di fronte a cosa ci troviamo, capire quindi bene se è riducibile o meno.
Normalmente nel cucciolo sono presenti ernie semplici, non dolenti e facilmente riducibili.
Sarà quindi importante informare il proprietario di tenerle sotto attento controllo.
Quando preoccuparsi?
Qualora il cucciolo iniziasse a:
- leccarla o a grattarla
- il sacco erniario aumentasse di dimensioni
- cambiasse colore
sarà opportuno farla vedere al più presto dal medico veterinario.
Può infatti accadere che la porta inizi a ridursi tentando di chiudersi andando così a strozzare e ridurre quindi la vascolarizzazione del contenuto dell’ernia che, in breve tempo, diverrà dolente, gonfio e rosso, segni tipici dell’infiammazione.
Come si curano le ernie ombelicali?
Per quanto riguarda le ernie semplici non sempre è necessario affrontarle chirurgicamente.
- Nel cucciolo molto spesso si risolvono spontaneamente nei primi mesi di vita ma, come già detto, è fondamentale tenerle sotto controllo.
- Di solito nel cane femmina si risolvono in sede di sterilizzazione. Si incide il sacco erniario e si asporta la cute in eccesso, si riduce il contenuto dell’ernia, si amplia e pulisce la porta in modo da permettere una buona cicatrizzazione.
- Nel cane adulto é spesso necessario risolverle chirurgicamente perché tendono ad ingrossarsi con il rischio che possano infilarsi parti di organi addominali.
Nelle ernie strozzate invece l’intervento chirurgico deve essere d’urgenza.
In questo caso si tratta di un intervento molto più delicato in quanto molto spesso il contenuto dell’ernia è rappresentato da organi addominali che hanno subito una ridotta vascolarizzazione.