Redazione Codamentis
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Con occhi di cane, con occhi di gatto e altre poesie
Sono diventati amici e compagni devoti della nostra quotidianità, ma quanto conosciamo davvero i nostri amici a quattro zampe? Cosa ci direbbero se potessero parlare? Cosa pensano di noi umani, di come viviamo le nostre vite e del modo in cui esprimiamo i nostri stati d’animo?
Nella sua nuova raccolta di poesie Mauro Colajacomo dà voce a cani e gatti, aprendoci un mondo di sentimenti profondi, i sentimenti di queste creature che sono molto simili a quelli di noi umani e attraverso il loro sguardo puro e disinteressato ci fanno riflettere anche sulla nostra condizione da un punto di vista “altro”.
Amore nelle sue diverse sfaccettature di dolcezza, passione, desiderio, gelosia, paura dell’abbandono e poi nostalgia, rimpianto, inquietudine, gioia incontenibile ma anche dolore per una perdita. Un catalogo variegato di emozioni anima i versi dell’ultima raccolta di poesie di Mauro Colajacomo, emozioni molto umane ma in questo caso venate di una intensità e profondità particolari… dal momento che i versi sono scritti “Con occhi di cane e gatto”. Con sensibilità e rispetto l’autore dà la parola a questi amici, compagni di vita, confidenti fedeli dei nostri piccoli grandi drammi quotidiani, aprendoci un universo intimo di confessioni segrete e restituendoci uno sguardo “altro” sul rapporto fortissimo che si può instaurare tra uomini e animali.
Li conosce bene i cani e i gatti a cui dà voce nei suoi versi Colajacomo. Veterinario di grande esperienza, che ha imparato a comprendere gesti e stati d’animo dei suoi pazienti speciali, decide in questo suo nuovo lavoro di svelarci i loro “pensieri”. Forse confidando così di attirare maggiore attenzione su questi animali da parte di uomini e donne, adulti e bambini, molto spesso distratti o inconsapevoli di cosa voglia dire prendere con sé un animale, accoglierlo nel proprio spazio domestico e instaurare con lui un legame che richiede dedizione, attenzione, comprensione e riguardo.
Da cani e gatti un amore totale e gratuito che gli umani non conoscono… e non comprendono
Ai suoi cani e gatti Colajacomo attribuisce il ricco ventaglio dei sentimenti e delle emozioni umane, anche se assolutamente poco umano è l’amore puro, incondizionato e completamente disinteressato per il proprio padrone, spesso a dispetto del disinteresse ricevuto in cambio, che questi animali manifestano apertamente in molte poesie
“Ricambiare l’amore con l’amore
senza chiedere conto
senza opporre parole
era possibile
solo al piccolo cucciolo
che ora hai tra le braccia
proteso verso il tuo viso
per il primo
di mille baci”.
Un amore completamente irrazionale e umanamente difficile da comprendere addirittura verso un padrone violento che ti maltratta, perché nonostante tutto ti sei legato a lui come in un “incantesimo” e anche ora che sei stato liberato continui a sentirne la forza “più di un puntuto collare di ferro”.
Sono letteralmente innamorati degli umani con cui vivono, questi cani e gatti che parlano e pensano. Anche a dispetto delle lunghe giornate costretti in casa da soli ad attendere il ritorno dell’amato padrone, provando una gioia pura anche solo per “un ritaglio di tempo” di cui vengono fatti finalmente oggetto. Li amano a dispetto dei gesti spesso meccanici e poco attenti nei loro confronti, a volte di vero e proprio fastidio con cui vengono scacciati. E continuano a pensare al proprio padrone anche dopo il gesto estremo, definitivo e irrecuperabile dell’abbandono, quando i ricordi della vita insieme riempiono le giornate immobili trascorse dentro la gabbia di un canile. Ma quanto più angusta e opprimente appare anche all’animale abbandonato la solitudine di chi ha scelto di rinchiudersi in una vita priva di amore e di calore!
La voce di cani e gatti: uno sguardo “altro” sulla condizione umana
Rispetto a questo amore assoluto e difficile da comprendere per noi, molto umana invece è la contraddittorietà che emerge da alcuni versi in cui, a dispetto delle comodità godute, cani e gatti non possono fare a meno di provare un certo rimpianto pensando “trepidanti” alla vita randagia e di vagabondaggi condotta in precedenza, alla libertà di scoprire, alle avventure vissute prima di essere rinchiusi in quella che certo è una gabbia dorata – costellata di agi e comodità – ma pur sempre una gabbia, in cui a volte ci si sente “smarriti, prigionieri e soli”. Un sentimento che riempie anche la loro condizione di uno stato di insoddisfazione che caratterizza spesso gli esseri umani, impedendo di essere completamente appagati e soddisfatti di ciò che abbiamo.
Si capisce da questi versi che l’autore ama profondamente i suoi pazienti a quattro zampe, ha imparato a riconoscerne e condividerne le sofferenze in momenti di profonda vulnerabilità e particolare delicatezza. Ed è esattamente così che ce li restituisce nei suoi versi: smarriti di fronte alle frustrazioni e malumori degli umani, a cui vorrebbero offrire un sollievo e un appoggio, non sempre compreso e accettato pienamente nella grandezza della sua gratuità da
"chi ha il vuoto nel cuore
e ricambia
con distratte vicinanze
la profondità dell’amore".
Lo sguardo puro e sincero dei cani e dei gatti di Mauro Colajacomo ci dà occasione di riflettere anche sulla nostra condizione umana di esseri spesso troppo presi da noi stessi per occuparci di chi ci sta intorno. Fragili e completamente assorbiti da piccoli grandi problemi, ansie e insoddisfazioni che ci impediscono di vivere pienamente le nostre giornate e assaporare il valore di presenze importanti, affetti sinceri, che per molti di noi hanno le sembianze buffe e gli occhi dolci e vispi di un cane o di un gatto…
Mauro Colajacomo
Con occhi di cane, con occhi di gatto e altre poesie
Robin Edizioni
Pagine 112
€ 10,00