pet therapy cane gatto e coniglio
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Tradurre Pet Therapy, o IAA (Interventi Assistiti con Animali), è facile, ma diventa più complicato spiegare bene che cosa rappresenta e come funziona. In questo articolo cerchiamo di capire in quali occasioni è utile e il perché dell'effetto "terapeutico" della relazione uomo-animale: cane, gatto o altro animale.

Cos’è la Pet Therapy?

Letteralmente, la Pet Therapy è la terapia che si fa con gli Animali. In Italia, si chiamano Interventi Assistiti con gli Animali ossia IAA, nella forma più semplice sono:

  • AAA (attività);
  • EAA (educazione);
  • TAA (terapia).

Come funziona?

L'animale per la persona/paziente (adulto o bambino) ha un’enorme valenza emotiva: crea la giusta stimolazione per un sereno contatto fisico (uno dei principali fattori di comunicazione interpersonale), stimola la creatività, ed il desiderio di conoscere abbinato alla capacità di osservazione. L’Animale fornisce senso di sicurezza. Ed il senso di sicurezza mette le basi dei futuri apprendimenti.

L’Animale motiva, media e facilita le relazioni

crea il buonumore, allenta le tensioni, ed offre supporto. Lavora come un MEDIATORE EMOZIONALE, stimola il desiderio di conoscere, le capacità osservative e cognitive.

Quali sono gli animali adatti per la Pet Therapy?

pet therapy coniglio asino
Pet Therapy con coniglio e asino

Gli Animali ad oggi riconosciuti per IAA in Italia sono:

  • Cane
  • Gatto
  • Coniglio
  • Asino
  • Cavallo.

In altri paesi si lavora anche con galline, mucche, maiali (Animali estremamente intelligenti!) e delfini.

Quando è utile l’IAA?

Come Coadiutore di un Cane ed un Gatto potrei dire che è SEMPRE utile, ma potrei sembrare esagerata. Potrei farvi molti esempi sull’importanza di lavorare con e grazie ad Animali preparati.

La Pet Therapy nel mondo degli affari: caso insolito?

La richiesta più bizzarra, ma molto appagante, ci è arrivata da una redazione giornalistica: il loro obiettivo era condurre un meeting molto importante e poter mantenere la calma per decisioni finanziarie. Io come umano ho firmato tutte le dichiarazioni di privacy possibili, ma Jack il mio cane mix Labrador e Golden ha mantenuto le promesse fatte al nostro interlocutore. Quella mattina abbiamo partecipato al meeting e Jack ha tenuto tutti tranquilli, ha giocato con alcuni partecipanti, si è fatto accarezzare e ha stemperato le tensioni durante lo svolgimento della riunione. Una di queste persone sedute lo ha chiamato vicino a sé prima di prendere la parola, riuscendo così a parlare alla platea evitando di balbettare.

Jack è stato, dopo un’ora di lavoro, ringraziato pubblicamente ed insieme abbiamo trascorso il pomeriggio in una piscina per cani, con sua somma gioia.

Si possono poi fare anche molte attività di visita:

  • presso il domicilio della persona;
  • presso strutture di degenza;
  • presso Hospice;
  • scuole.

Fondamentale è la presenza di un Animale nell’Assistenza a persone con problemi motori e neurodegenerativi. Gli Animali in IAA danno supporto a malati gravi o terminali, forniscono aiuto morale e sociale a persone, di varie età, anche bimbi, con problemi psichici. Non è un caso che tanti ospedali, anche in Italia, si stiano organizzando per permettere l'ingresso di Animali per Assistenza nei loro spazi e nelle stanze dei degenti.

Pet therapy e anziani

pet therapy anziani
Pet Therapy per anziani con coniglio

Gli IAA per gli anziani sono estremamente importanti, sia che essi siano ricoverati in cliniche o in RSA, o nelle loro case. L’Animale di per sé fa compagnia, il dialogo è semplice e diretto, non ha bisogno di volume o di parole complicate.

Tra il soggetto ed il pet si instaura una relazione di affetto e rispetto reciproco.

Con tutte le cautele del caso ovviamente, e grazie a coadiutori in gamba e con esperienza, l’Animale da Pet Therapy può salire sul letto o sulla carrozzina di chi ha scarsa deambulazione, può invogliare a fare una passeggiata o semplicemente a fare esercizi di memoria: il nome dell’animale da ricordare, le canzoni di un tempo, riconoscere i colori, etc. sono tutti elementi che si usano in queste tipologie di Interventi. Occorre fare sempre molta attenzione alla delicatezza (verbale, uditiva, attraverso pelle, occhi, orecchie e capelli o peli) dei soggetti con cui si lavora, sia che siano bipedi che quadrupedi.

Pet therapy e bambini

pet therapy bambini
pet therapy bambini

Qui a Milano molte cliniche dentistiche stanno facendo interventi di Pet Therapy con cane o coniglio in sala, soprattutto con i pazienti più piccoli: i bambini. La presenza dell'animale distrae il bambino, che al quel punto pensa più all’animale che al terrore verso il dentista o ai rumori di vari apparecchi. Io ho lavorato spesso con bimbi, anche con un bambino che aveva il terrore dei cani, ma grazie all’aiuto di Jack e col supporto di genitori sempre presenti, ha superato il trauma ed ora sogna di poter andare in un canile per adottarne uno.

Pet therapy e autismo

La Pet Therapy è spesso chiamata in gioco come “aiuto” in una terapia legata allo spettro autistico.

Recenti studi epidemiologici internazionali hanno riportato un incremento generalizzato della prevalenza di disturbi dello spettro autistico, e secondo i dati recenti diffusi dall’Osservatorio Nazionale Autismo dell’Istituto Superiore di Sanità, un bambino su 77 presenta un disturbo dello spettro autistico, con una frequenza 4 volte più alta fra i maschi. In Italia si stima un impatto diretto su almeno 500.000 famiglie (Fonte osservatorionazionaleautismo.it).

Essenziale in questi TAA (Terapia Assistita con Animali) è la presenza e la guida di un medico specialista in neurologia e psicologia che monitora la terapia e organizza le modalità e le frequenze delle sessioni.

Io e Jack abbiamo frequentato un corso di specializzazione a cura della Dr. Luisa di Biagio, e ci siamo specializzati in Bautismo, con tanta pratica e supporto, a seguito del corso stesso.

Ma la Pet Therapy può essere utile anche a supporto di altre patologie quali depressione, ansia o attacchi di panico.

Origini, storia della Pet Therapy o IAA

L’utilizzo di animali da compagnia ai fini di IAA (Interventi Assistiti con gli Animali) è stato riconosciuto, in Italia, come cura dal Presidente del Consiglio dei Ministri nel febbraio 2003 dalla nota CARTA MODENA. Essa ha sancito per la prima volta nella storia del nostro Paese il ruolo che un Animale può avere nella vita affettiva di una persona e la valenza terapeutica degli Animali da compagnia.

CARTA MODENA è la carta dei valori della pet-relationship: sancisce la validità della pet therapy e concede alle regioni di regolamentare la materia.

Facendo un passo indietro però farei personalmente iniziare il tutto nel 1987, in occasione del primo Convegno a Milano sul “ruolo degli animali nella società odierna”.

Negli anni ‘90 nasce in Italia quella disciplina che sarà successivamente definita Zooantropologia, oggi anche Antropozoologia, dalla traduzione del termine Anthrozoology, che si occupa di approfondire il rapporto uomo animale. Una Disciplina interdisciplinare, che tocca vari ambiti: Veterinaria, Medicina umana, Psicologia, Pedagogia e Filosofia.

Secondo la Zooantropologia

l’Animale deve essere considerato “partner di relazione

evitandone la strumentalizzazione e l’antropomorfizzazione. Nelle diverse attività si rispetta l’Animale e si preferisce “coinvolgerlo”, anziché “utilizzarlo”.

Il 25 marzo 2015 è stato siglato l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)”.

Le Linee Guida si prefiggono l’obiettivo di individuare buone prassi e standardizzare i protocolli operativi degli Interventi Assistiti con gli Animali, di armonizzare le attività degli operatori che svolgono questo tipo di intervento, per tutelare sia la persona che l’animale.

Chi è l’operatore pet therapist? Il coadiutore

cane pet therapy
Coadiutore IAA con cane - Elisa dal Bosco e Jack

L'operatore Pet Therapist è chiamato "coadiutore", significativo della sua funzione del "condurre insieme" e assistere "con" l'animale alle sessioni di IAA.

Il percorso formativo per gli operatori di Pet Therapy secondo le linee guida nazionali per gli Interventi assistiti con gli animali (IAA) prevede:

  • un corso propedeutico;
  • corsi base dedicati alle singole figure dell’équipe multidisciplinare;
  • un corso avanzato.

Il mio consiglio personale per i nuovi operatori o per chi si sta avvicinando a questa professione, è di effettuare tanta pratica dopo aver ottenuto la certificazione, perché solo in questo modo ci si può confrontare con realtà diverse e acquisire la dovuta sensibilità nella gestione delle sessioni, dei momenti pre e post. Per noi e per gli Animali stessi.

Il Coadiutore di un Animale prima di tutto protegge, tutela e pensa al benessere dell’Animale.

Digital Pet è il portale, dove si iscrivono:

  • i Responsabili di Centri Specializzati
  • i Responsabili di Strutture non specializzate
  • gli Operatori di IAA (che hanno una certificazione riconosciuta, hanno studiato e superato gli esami previsti).

Personalmente consiglio corsi accreditati dalle regioni stesse: valutate bene i loro programmi, non solo i loro prezzi, ed anche lo svolgimento o meno delle attività pratiche e degli stage, che io renderei fondamentali per mia esperienza personale.

La preparazione dell’animale per IAA

cane pet therapy IAA
Sessione di Pet Therapy con Progetto Serena

Molto importante è anche la preparazione dell’altro componente del team: l’Animale.

Trovo essenziale che ci sia una preparazione adeguata anche per lui o lei, sia durante lo stesso corso del futuro coadiutore che in altri momenti. L’Animale percepirà gli IAA come gioco, se abituato, tuttavia è bene prestare la dovuta cura al pre e post Intervento Assistito: è un momento molto delicato e richiede grandi attenzioni.

Questo però spesso non si impara sui banchi e sui libri!

Elisa, Jack & Bernie