Come insegnare al cane a sporcare fuori

Con l’arrivo di un cucciolo a casa uno dei primi problemi che ti ritroverai ad affrontare é quello dei bisogni in casa.
L’intento di questo articolo è fornirti le informazioni corrette per comprendere cosa succede e come affrontarlo, sfatando miti e leggende che girano attorno alla questione.

Educazione del cucciolo

Dal punto di vista educativo come insegnare al cucciolo a non sporcare in casa é una delle priorità iniziali per tutti i proprietari che hanno scelto di allargare la famiglia.
Per tutti il passo corretto per essere sicuri di come affrontare la situazione è comprendere perché il nostro cucciolo, che chiameremo Big-K, mette in atto questo comportamento e perché é importante insegnargli a sporcare fuori.
Analizzeremo la situazione attraverso la conoscenza del “funzionamento” del cane dal punto di vista biologico ed etologico cercando di lasciare andare eventuali preconcetti fondati su ideologie ormai dimostratesi errate come che il cane lo faccia per dispetto oppure che pucciare il muso negli escrementi abbia un qualche fine educativo utile.

Perché il cane sporca in casa?

Il cucciolo che sporca in casa è il cucciolo più normale del mondo.

Non sta facendo un dispetto perché non gli hai dato retta, non è stato progettato male ma sta semplicemente facendo il cane.

Cosa ci dice la biologia?

Sapevi che il cane non sviluppa la completa capacità di controllare lo svuotamento della vescica fino ai 5/6 mesi di età?

Possiamo affermare che per i primi mesi di vita le evacuazioni del nostro amico a 4 zampe siano per lo più dettate da attivazioni di tipo emozionale e fisiologico e non a una consapevolezza d’azione.

Cosa ci dice l’etologia?

Questo comportamento deriva da una memoria genetica di specie ereditato dai cani da cugini più antichi: i lupi.

Le minzioni dei canidi contengono informazioni precise sull’individuo che le ha lasciate. Si potrebbero paragonare alla loro carta di identità e possono rivelare il sesso, lo stato di salute, l’età e persino alcuni tratti del carattere del soggetto che le emette.

Ora immagina i cuccioli di lupo uscire dalla tana e sporcare nei 3\4 metri antistanti per tenere pulito il loro rifugio, tutte le loro marcature segnalerebbero la loro presenza ai predatori che, indovina cosa farebbero quando la mamma é a caccia?

Tornando a Big-k.

Lo studio dei comportamenti di specie ci dice che un cane in un ambiente dove non si sente sicuro non marca.

È per questo che quando esce in passeggiata le prime volte aspetta di tornare a casa per rilasciare la pipì mentre tu incredulo pensi se si diverta a prenderti in giro.

Pazienza da parte dei proprietari, tempo di maturazione del cane, associati ad un corretto lavoro educativo risolvono il problema in tempi molto brevi.

Cosa fare in pratica per insegnare al cane a sporcare fuori?

Affinché impari nel minor tempo possibile le nuove regole è importante portarle il cane fuori nei momenti in cui si presume ne abbia maggiormente bisogno.

Fargli fare una passeggiata anche in cortile o giardino:

  • a ogni risveglio
  • dopo i pasti
  • dopo il gioco 
  • dopo aver bevuto

può facilitare l'apprendimento.

Quanto più il cucciolo sporcherà fuori casa, tanto più semplice sarà per lui apprendere la cosa.

Due ottimi aiuti potranno essere l’osservazione del comportamento del cucciolo (es. sta annusando in giro oppure gira su sé stesso) che ti aiuterà a capire se Big-K ha necessità di evacuare e il rinforzo positivo a seguito del comportamento corretto: portati dietro un buon premietto quando esci e appena il cane sporca premialo e lodalo vocalmente (Bravo/Bravissimo!).

Cosa fare se lo vedo mentre sporca in casa?

Potrai interrompere l’azione con un secco “NO” portando fuori il cucciolo, ma il più delle volte lo spavento fa bloccare lo stimolo e quindi non la fa.

Niente sgridate, mi raccomando, e nel prossimo paragrafo capiremo perché.

Se trovo le deiezioni successivamente?

 

Sgridare in questo caso non serve a nulla poiché il cane non sarà in grado di associare la tua rabbia nei suoi confronti a un'azione compiuta magari dieci minuti prima.

Ecco cosa fare:

  • Metti il cucciolo in un’altra stanza o momentaneamente fuori così da non rendere il momento coinvolgente per lui (potrebbe sembrare un gioco);
  • asciuga con un panno carta;
  • disinfetta la superficie con alcool rosa per togliere ogni traccia di odore;
  • evita i prodotti che contengono ammoniaca perché peggiorerebbe la situazione in quanto essa é contenuta nell’urina!

Due ottimi alleati sono i prodotti della linea disabituante Dog’s Heath: il detersivo e lo spray.

Quali sono gli errori da evitare?

Visto e considerato che ora sei a conoscenza che l'evacuazione e le dinamiche che le ruotano attorno sono comportamenti indispensabili e naturali per il cane,

sgridare o punire il cane, quando la fa sul pavimento può generare in lui solo molta confusione.

Il cane, spaventato eccessivamente dalle nostre urla come risultato andrebbe a sporcare in posti più nascosti (e quindi difficili da pulire o trovare) oppure potrebbe iniziare a mangiare le sue deiezioni per paura di farcele trovare.

È bene tener presente che anche:

  • spingere il muso del cucciolo nelle proprie urine
  • picchiarlo
  • utilizzare un giornale arrotolato per spaventarlo

non solo non farà ottenere dei risultati, ma porterà solo il cane a diffidare di te.

Inoltre, come anticipato non serve a niente urlargli contro se non lo si coglie sul fatto poiché non é in grado di collegare la sgridata con un fatto successo antecedentemente.

Traversine: si o no?

Personalmente sono contraria all’uso traversine.

Esse, possono:

  • essere prese come gioco e ridotte in mille pezzi
  • essere ingerite mentre si gioca - sono tossiche e pericolose
  • creano associazioni mentali che Big-K potrebbe generalizzare.

Il cane tenderà, infatti, a fare i bisognini sulle superfici che, a livello olfattivo, profumano di fibre simili alla traversina.

Il cane non può comprendere la differenza tra il suo telo e il nostro tappeto persiano!

Piuttosto usa i giornali: costano meno, sono meno invitanti da distruggere e non sono soggetti a grandi generalizzazioni.

In conclusione il consiglio migliore per risolvere al meglio i problemi con Big-K è affidarsi ad un professionista competente che sia in grado di guidarti correttamente nel tuo percorso educativo di crescita insieme.