Sara Greco
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Molti proprietari si chiedono come abituare il cane al guinzaglio. Tutti sognano di passeggiare col cane al proprio fianco, tenendo in mano un guinzaglio morbido di cui non si avverte nemmeno la presenza. Ho già spiegato in un articolo quanto sia importante imparare a comprendere il linguaggio del cane, ora vediamo insieme quale è il segreto per raggiungere anche questo obiettivo.
Tipi di guinzaglio
Iniziamo con l’esplorare le tipologie di guinzaglio che si trovano in commercio.
Un tipo molto in voga tra i proprietari è il guinzaglio Flexy (il classico guinzaglio che si riavvolge con una molla), sconsiglio vivamente questo strumento. Questa tipologia di guinzaglio è costantemente in tensione, è difficile da gestire e praticamente abitua il cane a tirare.
I guinzagli che personalmente preferisco sono quelli semplici da 2,5 -3 mt senza anelli, con due moschettoni alle due estremità che permettono di dimezzare la lunghezza in particolari situazioni.
Il guinzaglio può essere agganciato ad un collare o ad una pettorina. Non esiste uno strumento scorretto, è l’uso che se ne fa a determinarne la connotazione positiva o negativa. Anche una pettorina se usata male può diventare uno strumento disagevole per il cane. Ovviamente escludiamo tutti gli strumenti che provocano dolore o sofferenza al cane, come i collari con le punte o i collari elettrici.
Uso del guinzaglio
Il principale errore che viene commesso dal proprietario è pensare di gestire e controllare il cane attraverso il guinzaglio. In questo pensiero trovo che ci siano due errori:
- Il cane non va gestito o controllato. Il cane va compreso e nei casi che lo richiedono aiutato e protetto. Questo vuole dire che si vive con un cane, quindi con un individuo a pieno titolo. Non si può controllare un individuo, esattamente come non controlleresti un tuo amico/a.
- Il guinzaglio non è un mezzo di controllo. Il guinzaglio è una cintura di sicurezza. Va utilizzata nei contesti urbani per evitare situazioni pericolose.
Se hai seguito il mio ragionamento capirai questa mia osservazione:
non è il guinzaglio che tiene il cane vicino al suo umano ma è la relazione di fiducia che esiste fra loro.
Quando esci con un amico hai bisogno di avere un guinzaglio? Hai bisogno di sapere in ogni momento dove si trova? Hai bisogno di gestire ogni sua iniziativa?
Cosa dice la legge
Fatta questa premessa devo aprire una piccola parentesi. In base ad un’Ordinanza Ministeriale che viene rinnovata annualmente
il cane va condotto “nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico” con un guinzaglio di una lunghezza massima di 1,5 mt, “fatte salve le aree cani”.
Inoltre il proprietario è tenuto a portare con sé una museruola rigida o morbida da applicare in caso di rischio. Inoltre bisogna affidare il cane a persone in grado di gestirlo, attenzione quindi a non far condurre il cane ad un minore di 14 anni.
Vorrei anche aggiungere che, benché non esista una legge al tal proposito, portare il cane legato alla bici non andrebbe fatto se non per brevi tratti. Il cane non è fatto per percorrere lunghe distanze ad andature sostenute (salvo poche eccezioni come gli Husky). Chiedergli di fare una cosa simile è sottoporlo ad uno sforzo fisico e mentale notevole e immotivato. Il cane non ha bisogno di “sfogarsi” con l’attività fisica, il cane ha bisogno di vivere in un gruppo che rispetta le sue necessità.
Problemi comuni relativi al guinzaglio
Quali sono i problemi più comuni del cane al guinzaglio?
- Il cane tira
- Il cane non si muove se è al guinzaglio
- Il cane morde il guinzaglio
Ora ti aspetterai che io ti dia la soluzione a questi problemi. La soluzione esiste ovviamente, ma non è quella che pensi. Non esiste la bacchetta magica per questi “problemi”.
Alcuni sicuramente ti diranno il contrario e ti insegneranno a tenere il cane “al piede” o a strattonarlo in particolari occasioni. Questi metodi non rientrano nel mio modo di agire. Sono metodi basati sul controllo e come ho scritto in precedenza tentare di controllare il proprio cane è, a mio parere, fargli un torto.
Come insegnare al cane ad andare al guinzaglio correttamente
Eccola qui la soluzione che cercavi. Non è facile né immediata. Ci vanno tempo e impegno.
Il cane va ascoltato!
Cosa vuol dire ascoltato:
- Capire come comunica il cane: leggere libri, seguire dei corsi, osservare e osservare.
- Chiedersi il perché: il cane non fa le cose a caso. Non è uno stupido, è un essere senziente che ragiona, pianifica, trova strategie, si fa delle domande e si dà delle risposte. A suo modo ovviamente. Ma chi ha deciso che il “suo modo” abbia meno valore del nostro?
- Dare le giuste risposte: una volta che saprai come “parla” il tuo cane e avrai capito il perché delle sue azioni potrai dargli una risposta. Questa risposta va presa nel rispetto di entrambi.
Facciamo degli esempi:
- Hai appena preso un cucciolo ma appena metti pettorina e guinzaglio e lo porti fuori lui si siede e non si muove più.
Chiediti perché lo fa? Le risposte potrebbero essere tantissime.- Sta cercando di capire cosa è quella corda che va da lui a te e magari ne è preoccupato.
- Il mondo esterno lo inquieta, potrebbero preoccuparlo le persone, gli altri cani, i rumori, gli odori…
- Tu hai deciso che vuoi andare in una direzione ma lui ha sentito o visto qualcosa di interessantissimo da un’altra parte.
- Il tuo cane adulto tira da sempre al guinzaglio.
Perché lo fa? Alcune possibili risposte.- Le passeggiate sono sempre poco interessanti e molto prevedibili.
- Il guinzaglio è troppo corto e non gli lascia lo spazio per esplorare.
- Il mondo esterno gli causa ansia e stress e lui non vede l’ora di fare il giretto per tornarsene a casa.
- La vostra relazione va arricchita e rinforzata.
- È un cane che ha bisogno di esplorare e prendere distanze e non ha mai modo di farlo.
- Il tuo cane morde il guinzaglio e lo strattona.
Perché? Osserva in che situazioni lo fa.- Magari lo fa sempre nello stesso punto della passeggiata perché c’è qualcosa che lo disturba.
- Oppure potrebbe farlo dopo che gli hai impedito di fare qualcosa.
- Potrebbe farlo quando vede un cane oppure delle persone.
- In generale è un modo di comunicarti qualcosa, cerca di capire di cosa si tratta.
Se ti dicessi quale è la soluzione giusta non sarei un bravo Veterinario. Ogni cane ha le sue ragioni e la soluzione non può essere una per tutti. Esistono sicuramente delle tecniche per bloccare questi comportamenti, ma sarebbe come metterci una toppa. Prima o poi il problema alla base si ripresenterà, se non nella stessa forma magari in altre.
I miei consigli
- Crea una relazione di fiducia col tuo cane
- Inizia a sperimentarti in passeggiate tranquille: in zone naturali con poche persone o altri cani.
- Segui i tempi del cane: lascialo riflettere (ad esempio se il cane si ferma), permettigli di annusare.
- Aiuta il cane ha raggiungere i suoi obiettivi: se il tuo cane ti chiede di andare in una direzione prova ad ascoltarlo quando hai tempo e modo di farlo.
- Ricordati che il tuo cane è un compagno di vita e non un oggetto da portarsi ovunque. Ci sono situazioni che piacciono a te ma che magari non piacciono a lui. Non costringerlo a viverle con te, molto probabilmente preferisce starsene a casa. Ad esempio passeggiate in centro oppure giornate al mare.
- Se hai difficoltà a capire il tuo cane chiedi aiuto ad un professionista come un Medico Veterinario Esperto in comportamento o un Istruttore cinofilo.