Mistral Tencaioli
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... rendendolo sereno e possibilmente senza distrugge oggetti o disturbare i vicini.
Chiunque abbia avuto un cane sa che una delle condizioni più difficili da insegnare a Fido è la solitudine.
Infatti scommetto che conosci anche tu quel cucciolo che lasciato solo abbaia tutto il tempo, o magari quello che morde/distrugge oggetti oppure ancora che distrugge il giardino facendo buche, insomma a volte insegnargli a restare solo può essere difficile!
Cosa ci dice l’etologia, ovvero lo studio del comportamento?
Il cane è un discendente non-diretto del lupo ma del quale conserva ancora alcune caratteristiche genetiche e comportamentali.
Tra queste oggi analizzeremo il suo essere un animale gregario e sociale.
Cosa significa essere gregario e sociale?
Significa che è un animale direttamente dipendente dai membri del suo gruppo familiare, sono rari infatti i cani che in libertà scelgono una vita completamente in solitudine. Perfino i grandi mastini da guardia lasciati in montagna soli con le bestie (considerate parte integrante del branco) vivono in un piccolo branco di 4/5 esemplari cospecifici (simili a loro).
I cani sono perfettamente consapevoli che la forza del branco è la forza del cane stesso e se il branco viene a mancare lui sa bene che le sue chance di sopravvivere si abbassano notevolmente. Pensa che è proprio dalla base di questo presupposto che che deriva la loro meravigliosa lealtà.
La solitudine è quindi una condizione di svantaggio che per essere vissuta in modo sereno va conosciuta attraverso esperienze graduali e positive.
Per il tuo cane restare da solo può essere difficile, soprattutto le prime volte.
Cosa succede quando un cane si sente solo?
Immagina adesso il tuo cucciolo che dopo essere stato adottato ha vissuto a contatto con te h24 nelle ultime due/tre settimane e ti vede uscire di corsa tutto agitato per andare al lavoro (ATTENZIONE: lui non sa dove stai andando) ritrovandosi da solo a casa per 8 ore.
Concorderai che anche solo per noia qualche cosa da fare si inventerà, perché sappiamo entrambi che i cani sono animali estremamente intelligenti, e se a questo aggiungiamo poi lo stress derivante dal trovarsi improvvisamente senza il suo riferimento sociale con il quale ha vissuto a contatto fisso, gli effetti possono essere tipo TZUNAMI.
Quindi: come riuscire a scoprire il giusto equilibrio tra la necessità di ognuno di noi di lasciarlo solo e l’apparente incompatibilità della natura del cane con la solitudine, sarà il contenuto dei prossimi paragrafi.
Ma perché è così importante insegnargli a restare solo? e se lo portassi sempre con me?
Più volte nel mio lavoro mi sono sentita porre questa domanda e ci tengo a dare una risposta chiara nel caso te lo stessi domandando anche tu:
purtroppo questa condizione è difficilmente applicabile alla vita di tutti i giorni (salvo rari casi)
inoltre ricorda che può sempre capitare l’imprevisto o l’emergenza e in quel caso la sua incapacità di stare solo potrebbe essere un tuo ulteriore problema da dover gestire.
Un’ altra considerazione che mi sento di sottolinearti è che si tratta di una condizione che appaga spesso solo noi bipedi, infatti a molti a cani non piacciono i centri commerciali, gli aperitivi o le sagre di paese in quanto luoghi di nostra aggregazione dove a loro viene chiesto di non fare nulla che abbia a che fare con il loro essere cane.
Insomma che tu lo faccia per te, per lui o per entrambi, insegnare a Fido a godersi il tempo da solo è fondamentale.
Un distacco mal gestito può degenerare velocemente e provocare al tuo cane dei grossi danni psicologici!
Possono infatti insorgere vere e proprie patologie comportamentali legate alla lontananza come l’ansia da separazione o l’ansia da distacco che per essere risolte necessitano del supporto di un rieducatore comportamentale.
Se il tuo cane dimostra grosse difficoltà quando viene lasciato da solo, ti consiglio di rivolgerti al più presto ad un buon professionista prima che la situazione peggiori ulteriormente.
Cosa abituare il cane a stare solo in serenità?
Primo step: Abituazione graduale
- Comincia a lasciare fido da solo inizialmente per pochi minuti fin dai primi giorni dopo l’adozione, parti cambiando stanza e chiudendo la porta dietro di te, poi scendi ad esempio a buttare la spazzatura e attendi qualche minuto prima di rientrare andando pian piano nei giorni ad aumentare il tempo (es. 5min - 10min - 25/30min).
- Prima di uscire non perderti in troppe coccole.
- Non rientrare in casa se lo senti piangere o grattare la porta aspetta che smetta e poi rincasa, infine quando entri se trovi fido troppo agitato attendi che si calmi un pochino e salutalo con calma.
- Nei momenti di distacco prova a lasciare qualche gioco di masticazione come il Kong o qualche snack naturale a disposizione e assicurati di mettere i tuoi oggetti di valore al sicuro se no potrebbero fare una brutta fine!
Si consiglia di non lasciare il cucciolo a casa da solo per più di 2 ore fino ai 5 mesi di età.
Secondo step: Focus sulla noia
Un cane stanco e appagato è più propenso a riposare serenamente nei momenti di solitudine.
Ricordati che mentre tu corri tutto il giorno lui è a casa a “fare niente”, assicurati quindi nella tua routine di avere il tempo di prenderti cura dei suoi bisogni, ricordandoti che per lui giocare è fondamentale così come lo è uscire in passeggiata e che quando svolge queste attività si stanca, scarica un po' di energie in maniera positiva e di conseguenza ne avrà meno nel resto della giornata.
Con l’aiuto di un buon educatore ti assicuro che potrai trovare il giusto equilibrio per avere un cane stanco e appagato anche con poco tempo libero.
Terzo step: La sua cuccia o la zona riposo
Un altro passo importante da considerare è insegnargli a rilassarsi sulla sua cuccia.
Questo step è molto significativo: insegnare facilmente a Fido qual è il posto dove può andare quando sente la necessità di riposare o quando gli richiedi un momento di tranquillità (la sua cuccia), può tornarti utile sia nei diversi ambienti della casa (può essere facilmente spostata ovunque torni comoda) ma anche in contesti di vacanza dove il tuo cane potrà riconoscere un posto sicuro tutto suo, anche in uno scenario sconosciuto.
Sono una professionista a favore dell’uso del kennel come contenimento di fido nelle ore in solitaria SOLO previa corretta abituazione e se è previsto che fido ci resti per un massimo di 2 ore,
altrimenti l’uso di questo strumento diventa in primis per lui uno stato di prigionia e inoltre è controproducente per il lavoro del binomio a causa dello stress che il tuo cane può associare a questo luogo.
Ci sono trucchetti che puoi utilizzare durante le fasi di training?
Certamente, ecco quali sono:
- LA STANZA DELLA TRANQUILLITA’: una stanza che risulti sicura, pensata apposta per il cane e per i suoi momenti di relax, priva di oggetti che possa distruggere o con i quali ferirsi. Questo consiglio è utilissimo per tutti i cani particolarmente vivaci che magari lasciati vagare liberamente per casa abbaiano alle finestre o fanno danni.
- RADIO/TV ACCESA: la musica piuttosto che la voce della televisione possono essere ottimi aiutanti per far percepire meno il senso di solitudine al tuo cane.
- ROUTINE DEFINITA MA VARIABILE: il tuo cane è un animale molto più abitudinario rispetto a quello che puoi credere; riuscire a garantire una routine coerente nei giorni rende fido molto più tranquillo perché gli permette di “sapere in anticipo cosa succederà oggi”. Attenzione solo a variare le attività svolte così da non incappare nella noia (ad esempio passeggiata tutti i giorni con variazione del tragitto, sessione di gioco con variazione quotidiana dell’oggetto con cui giocate, etc).
- VICINI IN VISITA: se sei un lavoratore che sta fuori tutto il giorno, un ottimo consiglio è quello di aiutarti a spezzare la giornata di fido con l’aiuto di un vicino/amico/dogsitter che possa andare a trovarlo durate le tue ore di assenza per una passeggiata, per giocare o anche solo per tenergli un po' di compagnia.
In conclusione come sempre il consiglio migliore per risolvere al meglio i problemi di gestione del cane è affidarsi ad un professionista competente che sia in grado di guidarti correttamente nel tuo percorso educativo di crescita insieme.