quanto costa cane di razza

Quando si decide di far entrare nella propria vita un cane, scegliendo  una razza in particolare, ecco che ci troviamo di fronte ad un panorama vastissimo.
Reso ancor più vasto dall’avvento di internet.., un vero e proprio oceano di offerte!
Con prezzi che variano da poche centinaia di euro fino a cifre spropositate.

Ma cosa determina il prezzo di un cane di razza?

costo cane razza jack russell
Cane razza Jack Russell Terrier

Sicuramente va ribadito un concetto fondamentale, anche perché lo dice la Legge:

un cane per essere definito di razza deve possedere un Certificato Genealogico Ministeriale rilasciato in Italia da E.N.C.I., Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, detto più semplicemente Pedigree.

Sul Pedigree sono riportati:

  • i dati dell’allevatore
  • la Razza di appartenenza del cane
  • il suo numero di Microchip, che deve corrispondere a quello dell’Anagrafe Canina,
  • i suoi antenati.

Esistono altre associazioni in tutto il mondo che rilasciano “pedigree” che però non hanno un valore ufficiale se non per il circuito di cui fanno parte.

Ma non è il Pedigree ad influenzarne il prezzo, poiché il suo costo amministrativo e di rilascio si risolve in circa 30 euro, bensì quello che c’è scritto sopra! Perché rappresenta tutto il lavoro che è stato fatto per arrivare fino al cucciolo che stiamo portando a casa.
Un lavoro che difficilmente può essere intrapreso fine a se stesso se non è alimentato dalla passione di chi lo esercita.

I cuccioli non sono tutti uguali

Non pensiamo che i cani siano tutti uguali men che meno i cani di razza che apparentemente hanno lo stesso aspetto o colore.  Ci sono molte razze diventate popolari o molto richieste, quindi hanno risvegliato un facile commercio estremamente redditizio, non per gli allevatori ma per i commercianti di cani.

Prima di lasciarci ammaliare da un tenero cucciolo di poche settimane di vita, magari un paffuto bulldog inglese o un candido maltese, facciamoci una domanda:

Perché è nato? Per venderlo al miglior offerente o per preservare e rendere viva una determinata razza?

Ecco la risposta:  per preservare e rendere viva una razza, non farla estinguere, per permetterci di poter vivere quel cane con quelle caratteristiche, quelle predisposizioni, quelle tipicità di aspetto e comportamento che ne fanno il tuo cane ideale.

Immaginiamo una matriosca, dove ogni bambola al suo interno ne nasconde un’altra. Ognuna è legata alle altre per ottenere il risultato finale. Metaforicamente un cucciolo di razza è costituito da 3 bambole di matriosca:

  1. la prima è quella genetica intesa come antenati;
  2. la seconda è quella dell’approccio allevatoriale che è stato utilizzato per farlo nascere e crescere;
  3. la terza è la risultanza delle due precedenti che possiamo valutare solo attraverso l’ambiente e gli stimoli esterni ai quali il cucciolo risponde.

Nota trasversale che non deve mai essere sottovalutata è la Salute. Già perché i problemi e le patologie sorgono quando orami ci siamo affezionati, quando ormai quel cane è diventato un membro della famiglia, quando il cucciolo è ormai un cane adulto di 5 o 6 anni.

I test genetici nei cani di razza

costo cane razza mastino napoletano
Cane razza Mastino Napoletano

Molte patologie sono trasmesse geneticamente, in tutti i cani, anche i meticci. Ma oggi abbiamo uno strumento magnifico che può aiutarci: i test.

Vanno fatti prima di riprodurre, per capire da quell’accoppiamento che cosa potrebbe essere espresso e cosa invece no.
Un buon allevatore appassionato e responsabile del suo lavoro testa tutti i cani che intende mettere in riproduzione e soprattutto conosce quali patologie possono colpire la razza.

Beninteso non significa che i cani di razza siano malati, assolutamente no. Ma avendo dati statici per ogni razza si è in grado di identificare e quindi validare quelle patologie più frequenti.

Ma l’allevatore deve anche stare attento a non intaccare quella variabilità genetica sintomo di salute e vitalità della razza. Quindi dovrà cercare il cane più adatto, compatibile, sano, testato, controllato, valutato e adatto all’accoppiamento che ha intenzione di fare.

E poi abbiamo razze più prolifiche o meno, più diffuse o più rare e difficili da far riprodurre perché magari i parti come gli accoppiamenti e le gravidanze sono delicati.
La maggior parte dei piccoli cani brachicefali come il Bouledogue francese, il Carlino oppure il Boston Terrier raramente partoriscono in modo naturale.
Oppure femmine che partoriscono in modo naturale ma poi hanno bisogno di tempo per capire di essere madri, che i cuccioli sono loro e che devono accudirli, diventando solo dopo giorni madri premurose ed amorevoli, nel frattempo è l'allevatore a dover fare da mamma.
Questo accade per tante razze, come Bull Terrier, Levriero Afgano oppure Shiba. La questione della madre è trasversale e spesso erroneamente sottovalutata.

Quindi possiamo considerare tutto l’investimento economico necessario da prima dell’accoppiamento fino al giorno della vendita del cucciolo:

  • Veterinario
  • Test genetici
  • Verifiche Zootecniche
  • Ecografie
  • Farmaci
  • Integratori

sono solo alcune delle voci principali nel conto economico di un bravo allevatore.

Poi possiamo aggiungere l’acquisto di tutti gli accessori come cassa parto, lampada, recinto, i migliori mangimi e non ultimo il tempo e la dedizione spesso investiti senza rendersene conto minimamente. Il tutto per far nascere dei cani sani, in tipo e degni rappresentanti della razza a cui appartengono.

Se pensiamo che la gente ha una scarsa cultura del cane, influenzata dai mass media, che alimenta inesattezze e false credenze, e che i canili sono sempre pieni di cani in cerca di adozione, allora se proprio si vuole far riprodurre un cane di razza, lo si faccia con dignità e rispetto.

Chi si dedica all'allevamento deve mettere in campo tutta una serie di risorse e competenze che non possono far certo vendere un cucciolo a 300 euro su internet come fosse una lavastoviglie in offerta!

Poi certo esiste la fortuna, che però è cieca mentre la sfiga ci vede benissimo, e sicuramente se un cucciolo che di media ha un costo di 2000-2500 euro lo trovate in “offerta” a 500 euro, beh io qualche domanda a chi me lo propone la farei!

Ma anche al contrario, ho visto in giro cani venduti a 12 mila euro, affetti da nanismo estremo, proposti come assolute rarità.
Vi ricordo che si tratta di vere e proprie disfunzioni dell’organismo che portano oltre all’estrema debolezza dell’organismo, anche a vita breve e scombussolamenti.
Poveri cani è il caso di dirlo.

Di chi invece li cerca e li compra alimentando un mercato di maltrattamento, sfruttamento e frode, beh lascio al lettore l’aggettivo migliore.