Come leggere le etichette dei cibi secchi

Uno dei problemi più annosi che si trova a dover affrontare il proprietario di un cane è la scelta dalla sua alimentazione. In particolare, se si sceglie un cibo commerciale saranno le loro etichette a dover essere interpretate in modo corretto.
In questo articolo vediamo di fare chiarezza su come leggere le etichette dei croccantini.

Cibo commerciale per cani: un’ampia scelta

Tra gli aspetti importanti per la salute e il benessere dei nostri Amici animali c’è la scelta e la cura della loro alimentazione.
Innanzitutto, bisogna conoscere le loro esigenze nutrizionali che sono sempre strettamente collegate alle diverse fasi della vita (cucciolo, adulto, anziano), all’attività e alle condizioni fisiche.
Esistono pertanto gli alimenti di mantenimento per cani che non presentano particolari patologie e alimenti “dietetici” appositamente studiati per le esigenze di quei soggetti che soffrono di qualche particolare patologia/disfunzione come ad esempio patologie renali, patologie gastroenteriche, dermatiti, allergie, intolleranze, diabete, ecc.

In commercio troviamo una moltitudine di alimenti e prodotti per la loro alimentazione che si differenziano per aspetto, forma e consistenza e comprendono:

  • mangimi secchi, caratterizzati da un tenore di umidità pari o inferiore al 14 %
  • mangimi semi umidi con un valore di umidità compreso fra il 14 ed il 60%
  • mangimi umidi con umidità maggiore o uguale al 60 %.

In questo labirinto di prodotti, tutti noi ci siamo trovati davanti ad un sacco di mangime secco e non è sempre facile capire al meglio quale può essere l’alimento più indicato per il nostro cane o gatto.

Forse non tutti ancora sanno che anche gli alimenti destinati agli animali domestici sono regolamentati da opportune normative e linee guida che ne determinano e ne controllano le caratteristiche nutrizionali e le indicazioni da riportare in etichetta.

Queste normative, infatti, tengono in considerazione che

sono due i “consumatori” che devono essere tutelati: l’animale per il quale il mangime deve essere perfettamente adatto alle esigenze nutrizionali e il proprietario, che deve essere informato e consapevole dell’alimento che sta acquistando.

Etichette dei mangimi: quali informazioni contengono?

Le etichette dei mangimi contengono numerose informazioni e proprio per questo il consumatore-proprietario può essere in difficoltà nell’interpretarle e capire se il prodotto sia realmente adatto alle esigenze del proprio cane e qualitativamente proporzionato al valore commerciale.

Diamo quindi un’occhiata a quali sono le principali indicazioni obbligatorie per legge che dobbiamo ritrovare leggendo un’etichetta di un mangime secco che ci devono fornire importanti indicazioni sulla composizione e la qualità dell’alimento che vogliamo utilizzare per il nostro Animale:

  • Nome commerciale 
  • Tipologia-denominazione del prodotto
  • Composizione-lista degli ingredienti
  • Additivi
  • Componenti analitici
  • Valore energetico-Dosi consigliate
  • Nome del produttore-Responsabile etichettatura e modalità di contatto
  • Lotto e data di scadenza

Il nome commerciale che è dato dalla creatività del produttore per identificare il prodotto, normalmente è riportato in grande evidenza sulla confezione.

È seguito dalla tipologia-denominazione di mangime ossia:

  • completo 
  • complementare
  • mangime semplice
  • premiscela che può essere ulteriormente dettagliata
    - di mantenimento
    - dietetico
    - per particolari fini nutrizionali.

Si aggiungono poi altre indicazioni riferite alla specie a cui è destinato (cane o gatto), all’età, taglia.

Ti sarà infatti capitato di leggere ad esempio: mangime per cani adulti di media taglia o per cani senior ecc..

Queste informazioni sono fondamentali per capire quali fabbisogni nutrizionali il prodotto è in grado di soddisfare.

Composizione

Adesso scendiamo nelle specifiche tecniche di un’etichetta e vediamo quella che viene indicata come composizione.

La composizione è la lista degli ingredienti/materie prime, elencati in ordine decrescente di peso, dal più presente al meno, senza necessariamente indicarne le percentuali.
Solo gli ingredienti che caratterizzano il mangime (come ad es. mangime con/al/ricco in salmone) devono essere indicati con la percentuale presente.

Ingredienti

Gli ingredienti possono essere dichiarati per categorie generiche (come Carni e derivati, Cereali, oli e grassi) oppure in modo più dettagliato e preciso specificando i singoli ingredienti (come ad esempio carne di pollo disidratata, olio di pesce, avena ecc.)

E’ auspicabile che, essendo cane e gatto animali carnivori, il primo ingrediente sia rappresentato da una fonte proteica di origine animale (carne o pesce).

Additivi

Troviamo poi la voce “additivi” che come primo impatto può sempre destare della diffidenza da parte del consumatore.

Gli additivi sono elementi aggiunti nel mangime.

Possono essere utilizzati solo quelli rigorosamente approvati e autorizzati per un determinato scopo.

Nella maggior parte dei casi, questo può essere:

  • nutrizionale (vitamine, Sali minerali)
  • tecnologico (conservante, antiossidante)
  • sensoriale (appetizzante)

Come prevede la normativa, infatti, devono essere raggruppati in varie categorie e gruppi funzionali che ne descrivono lo scopo (es. additivi nutrizionali, additivi tecnologici, aromatizzanti antiossidanti ecc) a cui segue il nome della categoria o del gruppo funzionale con il nome e/o il numero di identificazione e la quantità aggiunta.

Componenti analitici

I componenti analitici invece forniscono informazioni in merito ai parametri nutrizionali dell’alimento in termini di

  • proteina grezza
  • grassi grezzi
  • fibre grezze
  • ceneri grezze,

con la dichiarazione del loro contenuto percentuale sul tal quale, ovvero su tutto il prodotto.

L’umidità (acqua contenuta all’interno dell’alimento) può non essere indicata in quanto inferiore al 14%.

Contenuto calorico

Altro dato importante è il contenuto calorico del mangime (kilocalorie per chilogrammo del prodotto) e l’indicazione della razione giornaliera consigliata, ovvero della quantità e delle modalità di somministrazione dell’alimento.

Queste dosi di utilizzo sono suggerite in riferimento a dei valori medi di fabbisogno dell’animale ma, se necessario per particolari esigenze nutrizionali, possono essere modificate su indicazione del proprio Medico Veterinario.

Altre informazioni che, non di minore importanza, dobbiamo ritrovare nell’etichetta del mangime sono:

  • peso /quantità del prodotto
  • il numero di lotto, indispensabile per la rintracciabilità del prodotto
  • periodo minimo di conservazione riportato come “consumarsi preferibilmente entro”
  • nome del produttore, responsabile etichettatura o del distributore
  • modalità di contatto per ulteriori informazioni (email, numero verde, call center, sito internet, ecc.)

Claims delle etichette

Ti sarai sicuramente accorto che nelle confezioni sono comunque presenti anche moltissime altre informazioni che descrivono le caratteristiche del prodotto o ne mettono in evidenza alcune particolarità.
In termine tecnico queste informazioni sono denominate claims o allegazioni e sono

tutte quelle informazioni facoltative che il produttore può riportare, anche sotto forma di disegni o immagini, sempre nel rispetto della normativa e della corretta informazione al consumatore.

Ci sono, ad esempio claims che riguardano il contenuto: ad esempio ricco in omega 3, gluten free, monoproteico ecc. e devono sempre essere veritieri, comprovati dalla composizione del mangime e non devono vantare proprietà terapeutiche.

E’ doveroso è quindi poter scegliere in modo consapevole e informato il giusto alimento per il nostro Amico a quattro zampe facendo attenzione a quanto riportato dai produttori e affidandosi sempre alle indicazioni del nostro Veterinario.