Paola Guarnieri
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Spesso si sente parlare di cibi commerciali secchi estrusi e pressati a freddo. Quali differenze esistono tra i due? Cosa sono? Scopriamolo in questo articolo.
Pet food: crocchette, estrusi e non solo
Sicuramente al giorno d’oggi il mercato del pet food offre una grandissima variabilità di prodotti e scegliere quello più adatto per l’alimentazione del nostro animale non è sempre facile.
Se guardiamo tra i diversi aspetti che possono avere gli alimenti per i nostri animali domestici, scopriamo che la scelta può spaziare da:
- mangimi secchi
- mangimi umidi
- semiumidi
- essiccati
- freschi
che si differenziano tra loro per il tenore di umidità, per la tipologia di processo produttivo oltre che per le caratteristiche di conservazione.
La composizione di un mangime, i suoi ingredienti e i tenori analitici, sono molto importanti ma ti sei mai chiesto se la tipologia di processo produttivo può influenzare in qualche modo le caratteristiche di un mangime?
Come avviene il processo di estrusione delle crocchette

Parlando ad esempio dei mangimi secchi che differenze ci sono tra quelle che comunemente chiamiamo crocchette estruse e i cosiddetti mangimi pressati a freddo?
Quelle che tutti noi conosciamo come “crocchette” sono i mangimi ad oggi più diffusi che vengono prodotti tramite un processo chiamato estrusione.
In questo processo gli ingredienti, le materie prime, portate ad una frammentazione/granulometria specifica, vengono:
- prima miscelate tra di loro
- amalgamate con acqua potabile
- scaldate con vapore
- infine, vengono processate in estrusione.
L’estrusione è un procedimento che unisce alte temperature, l’azione del vapore e la pressione generata dalla trafila a vite, azioni che portano alla gelatinizzazione dell’amido e all’esplosione della crocchetta, garantendo un trattamento di cottura e formatura del prodotto.
Uscite dall’estrusore, tagliate da apposite trafile e coltelli che ne determinano la forma e la dimensione, le crocchette passano poi la:
- fase di essicazione, dove vengono asciugate;
- fase di grassatura della superficie esterna o coating, dove vengono cosparse di grasso per aumentare l’appetibilità e le proprietà nutrizionali;
- fase di raffreddamento prima di essere confezionate.
Devi considerare che, inevitabilmente durante questa cottura ad alte temperature, seguita poi di un secondo trattamento con calore che è l’essicazione, vengono a perdersi alcuni nutrienti, tra cui ad esempio le vitamine, che in parte devono essere poi integrate con additivazione nel prodotto.
Crocchette pressate a freddo

A queste crocchette estruse si sono affiancate e fatto da alternativa i cosiddetti mangimi pressati a freddo, meglio definiti come pellettati.
In questo caso il processo produttivo prevede che partendo dalle materie prime in stato di farina, tramite una macchina “pellettatrice” si effettui la compressione del materiale alimentare, senza utilizzo di alte temperature, trasformandole e producendo dei pellet che poi subiscono una fase di successiva essicazione/asciugatura.
Proprio per il mancato utilizzo di alte temperature di produzione si parla di pressato a freddo.
Non dobbiamo però dimenticare che le materie prime utilizzate devono comunque subire una cottura e una trasformazione, vengono ossia:
- disidratate
- macinate
- miscelate
- portate allo stato di farina, prima della “pressatura”.
In questo processo produttivo si evince che grazie al mancato utilizzo di alte temperature per la pressatura non si vengono a stressare e inattivare ulteriormente le sostanze nutritive apportate dalle materie prime.
Avere comunque una crocchetta pressata a freddo con buone caratteristiche nutrizionali, senza necessità di aggiunte di additivi con vitamine o altri micronutrienti, dipende strettamente dall’utilizzo di materie prime di buona qualità.
Sostanzialmente, infatti, un buon mangime pressato a freddo dovrebbe riportare in etichetta quasi l’assenza di additivazione proprio perché i micronutrienti sono apportati e conservati dalle materie prime utilizzate.
Sicuramente entrambi i processi produttivi, sia estrusione che pressato a freddo, sono in grado di garantire la sicurezza igienico sanitaria, inattivando tutti i possibili batteri contaminanti del prodotto.
Differenze tra crocchette estruse o pressate a freddo
Quello che differenzia le due tipologie di processi produttivi è che nell’estruso è necessaria la presenza di materie prime che apportino fonti di amidi ramificati per permettere il processo produttivo per formare la crocchetta.
Queste fonti sono carboidrati complessi che sono presenti nei cereali, oppure (nei cibi definiti grain free) nei legumi.
Nel pellettato a freddo, invece, non è necessario inserire fonti di amido per la produzione.
Ad oggi i mangimi pressati a freddo presentano una minore diffusione nei negozi, in parte anche a causa della loro minore durata di conservazione, e rappresentano ancora un’alimentazione di nicchia.
Inoltre, trovare un buon mangime pressato a freddo richiede comunque una buona attenzione alla lettura dell’etichetta.
Scegliere una crocchetta di qualità

Ricordati, infatti che, per valutare l’aspetto qualitativo e nutrizionale di un mangime, sia esso secco, umido, pressato ecc. è sempre fondamentale valutarne attentamente la composizione, le tipologie e le fonti delle materie prime utilizzate e i tenori analitici del prodotto per valutare quello che qualitativamente sia più indicato per il tuo Animale.