Al solo sentire “dieta Barf” probabilmente la tua mente visualizza carne cruda, ossa, frattaglie, sangue e coltellacci da cucina.  Ma cosa si intende davvero quando si parla di dieta Barf?

Scopriamolo insieme.

Cos’è la dieta Barf

B.A.R.F. è l’ acronimo di Biologically Appropriate Raw Food oppure di Bones And Raw Food. L’ideatore di questo regime alimentare è un veterinario australiano, Ian Billinghurst, che all’inizio degli anni 90, periodo in cui il petfood spopolava, decise di alimentare i suoi cani in maniera più naturale, mimando la dieta dei loro antenati. Per rendere bilanciata e completa l’alimentazione, studiò le giuste percentuali di ossa, carni, frattaglie, verdure e grassi che dovevano essere presenti nella ciotola giornalmente.

colli di pollo ossa polpose barf cane
Colli di pollo (ossa polpose - OP)

Cosa prevede la dieta Barf?

La dieta Barf per il cane prevede l’utilizzo di:

  • Ossa polpose (OP): sono determinati tipi di ossa ricoperte da carne (come ad esempio il collo di pollo, per citare l’osso più facile con cui iniziare una dieta Barf). Le OP possono essere date intere o macinate, a seconda della capacità di masticare del cane.
  • Carne Senza Osso (CS0): la “ciccia” vera e propria, ovvero il muscolo. Anche il pesce rientra in questa categoria.
  • Organi: hanno la funzione di integrare vitamine liposolubili e microelementi. Si utilizzano fegato, milza, cuore, reni e polmone, ben dosati per evitare carenze o eccessi.
  • Verdure: possono variare in base alla stagionalità e ai gusti del cane.
  • Trippa verde: si tratta dei prestomaci dei ruminanti non lavati né sbiancati, con quindi ancora contenuto all’interno. Verde perché sono prestomaci di bovini o ovini allevati al pascolo e che, mangiando erba, hanno un contenuto di colore appunto verde, rispetto agli animali alimentati con insilati, dove il contenuto ha un colore giallo/marrone.
  • Oli e grassi: vengono aggiunti per apportare gli acidi grassi essenziali.

Le dosi della dieta Barf per il cane

Il dosaggio giornaliero di una dieta Barf si calcola sul peso del cane. In genere il totale di cibo giornaliero (che comprende quindi OP, CSO, organi e verdure) varia dal 2 al 4 % del peso dell’animale. La forcella è ampia perché la quantità di cibo dipende dalle caratteristiche del cane come ad esempio

  • Sesso
  • Intero o sterilizzato
  • Età
  • Razza
  • Attività fisica
  • Patologie presenti

In verità ci sono casi, come il cucciolo in crescita, dove si può arrivare anche ad un 10% del peso. Il veterinario nutrizionista saprà calcolarti le dosi con precisione.

Quanta carne Barf dare al cane?

frattaglie di agnello per barf cane: cuore e polmone
Frattaglie di agnello: cuore e polmone 

La quantità di carne senza osso e di ossa polpose da somministrare al cane dipende sia dal soggetto che dal tipo di OP che vorrai utilizzare. Se infatti saranno scelte OP intere, la loro percentuale sarà maggiore rispetto alle stesse OP macinate. Ci sono molti modi per fare dieta Barf,  il mio consiglio è quello di rivolgerti sempre ad un veterinario nutrizionista per iniziare, ma possiamo dire che una dieta Barf si compone di :

  • 30-45% di OP
  • 25-30% di CSO
  • 20% organi
  • 10% verdure
  • Grassi in base all’attività fisica dell’animale

Ma queste percentuali possono essere modificate in base alle necessità del tuo animale.

Come passare dalle crocchette alla Barf

A differenza di tutti gli altri cambi alimentari che sono graduali (come ad esempio da crocchetta a crocchetta o da crocchetta a dieta casalinga), il passaggio da crocchette a Barf è rapidissimo. In genere si consiglia di fare l’ultimo pasto con le crocchette alla sera e il giorno dopo iniziare subito con la carne senza osso e le ossa polpose. Gradualmente invece verranno inseriti gli organi e tutto il resto.

Quanto costa la Barf al mese?

In generale la dieta Barf risulta vantaggiosa economicamente rispetto ad una casalinga, in particolar modo per i cani di grossa taglia, dove i quantitativi di carne al giorno sono significativi.

Il costo di una dieta Barf per il cane dipende da un serie di fattori:

  • La taglia dell’animale: è ovvio che un alano di 70 chili mangerà molto di più di un barboncino che di chili ne pesa 5;
  • il rifornitore: la carne che si trova sui siti o nei negozi Barf in genere ha un costo inferiore rispetto a quella che si può acquistare ad uso umano dal macellaio o nei supermercati;
  • tipo di carne: se il tuo cane deve fare una dieta con una nuova proteina che non ha mai mangiato, come ad esempio il coniglio o il cavallo, il costo potrebbe aumentare rispetto ad altri tipi di carni.

Rischi della dieta Barf

I rischi di una dieta cruda esistono sia per il proprietario che per il cane. Non spaventarti! Sono rischi facilmente gestibili, basta solo esserne a conoscenza.

Il rischio principale per chi prepara una dieta Barf è quello batteriologico, per lo più legato a Lysteria e Salmonella. E’ importante, prima di iniziare a maneggiare la carne cruda, conoscere e seguire poche e semplici regole di igiene per non aver alcun tipo di problema. Quindi:

  • Lavati sempre le mani prima e dopo aver toccato la carne
  • Utilizza utensili (taglieri, grembiuli, coltelli) solo per la carne per il cane e lava bene dopo l’utilizzo con una spugnetta che utilizzerai solo per questo scopo
  • Utilizza guanti quando prepari la carne e poi lavati bene le mani
  • Non toccare nulla con i guanti sporchi
  • Riponi sempre in frigorifero carne e organi in contenitori ermetici ben chiusi

I rischi per il cane barfista invece sono molto limitati. La maggior preoccupazione è legata in genere alle ossa, ma il cane viene educato a masticare, iniziando da ossa più facili e aumentando la difficoltà gradualmente. Se il tuo cane non riesce invece a masticare correttamente non preoccuparti, esiste la possibilità di utilizzare anche solo ossa polpose macinate.

preparazione dosi giornaliere BARF
Preparazione delle porzioni giornaliere

Controindicazioni della dieta Barf

La dieta Barf non è indicata se in famiglia ci sono soggetti più fragili, come bambini, anziani, donne in gravidanza o soggetti immunodepressi.

Adesso che conosci più da vicino la dieta Barf,  pensi che possa essere un regime alimentare adatto a te e al tuo cane?

Autore: Chiara Dissegna

Medico Veterinario Omeopata

Master di I livello in Nutrizione e Alimentazione del cane e del gatto
Master di II livello in Alimentazione e dietetica clinica del cane e del gatto